È difficile, se non impossibile, che un bene monumentale, un museo, un teatro si finanzino attraverso la sola vendita dei biglietti di ingresso. Ebbene, l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci è l’eccezione che conferma la regola, anzi potrebbe raddoppiare il suo fatturato se accogliesse tutte le richieste di visita che giungono da tutto il mondo.
2017 – La direttrice del Cenacolo Vinciano decide che bisogna aumentare la capacità di accoglienza: è un dovere verso il pubblico e verso gli altri beni che non riescono a finanziarsi da soli. Il Cenacolo Vinciano può essere quindi il primo sostenitore di altre Istituzioni Culturali Italiane. Come si può fare?
Il dipinto su muro di Leonardo è molto delicato, ciò che teme di più sono le polveri sottili che ciascun visitatore porta dentro il Cenacolo e l’umidità creata dal respiro dei visitatori e dalla loro stessa presenza. Cosa si deve fare? Fare un restauro ambientale! Potenziare il sistema di purificazione dell’aria permettendo così di aumentare il numero dei visitatori.
Informo Oscar Farinetti dell’operazione che si vuole realizzare e delle specifiche motivazioni. L’idea di partecipare ad un’operazione che crea un’opportunità per la comunità e produce risorse per il nostro patrimonio artistico e monumentale, gli piace. Decide così di coprire metà del costo dell’intera operazione, mentre l’altra metà resta a carico del Ministero dei Beni Culturali, e in cambio ottiene di poter lanciare una campagna di
comunicazione in tutto il mondo dal claim “Una cena così non te la puoi perdere!” in cui ha raccontato che, anche grazie a Eataly, molte più persone hanno la possibilità di visitare il Cenacolo Vinciano.
________________________________________________________________________
Azienda: Eataly
Istituzione: MiBACT
Servizio: Campagna di comunicazione in co-branding